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IL MONDO VIRTUALE….

Nel mio piccolo mondo
pensieri si rincorrono…
cercano risposte
cercano ottimismo..
e nel trascorrer del tempo
cristalli di silenzio
come ghiaccio
si sciolgono
alle prime parole,
per caso, apparse un giorno
da uno schermo
scritte da te… ,
e.. da te…,
e ancora da te…
Come Alice
nel paese delle meraviglie
mi avventuro riconoscendo
stesse emozioni, sentimenti
di rimpianto o di dolore,
di rabbia o ironia,
di folle o sognato amore,
di albe o malinconici tramonti
in pagine di Poesia e Racconti.
Ed ecco che il mondo virtuale,
pur astratto di calore sulla pelle,
alla mia mente è vitale
e diventa il mio mondo,
dove la solitudine fra solitudini
si popola di frasi
cullate da immaginati sorrisi
in volti spesso avvertiti amici,
e, messaggero d’incontro per me
è la tastiera
quando un sincero “Ciao”digito leggera
a tutti e anche a te. (dal web,ma la sento mia)

Dialogo tra un fiammifero e una candela…

Arrivò il giorno, quando il fiammifero disse alla candela:
“Ho l’incarico di accenderti.”
Oh no, si spaventò la candela, questo no.
“Quando brucio, i miei giorni sono contati.
Nessuno ammirerà più la mia bellezza.”
Il fiammifero replicò:
“Ma vuoi rimanere tutta la vita fredda e dura,
Senza aver vissuto prima?”
“Ma bruciare fa male e consuma le mie forze”
Sussurrò la candela insicura e piena di paura.
“E`vero” ribadì allora il fiammifero,
“Ma questo è il segreto della nostra vocazione.
La nostra vocazione è di essere luce.
Quello che posso fare è poco.
Se non ti accendo, mi lascio sfuggire  il senso della vita.
Io sono qui per attizzare il fuoco.
Tu sei una candela.
Tu devi brillare per gli altri e regalar loro il tuo calore.
Tutto quello che dai con dolcezza, amore e altruismo,
viene trasformato in luce.
Non vai persa quando ti abbandoni.
Altri continueranno a glorificare il tuo fuoco.
Solo se ti neghi, dovrai morire”.
Allora la candela raddrizzò completamente il suo stoppino
e parlò dolcemente colma di attesa
“Ti prego,accendimi….”

 

Buona Domenica!

Il Carnevale…

Mascherina Sbarazzina

col cappello da fatina
con in mano la bacchetta
ed i coriandoli in borsetta 

Dietro l’angolo nascosta
nel costume che confonde
ti trasformi in altra cosa
è un incanto che sorprende.

Tu non parli, non ti mostri
accompagni i tuoi messaggi
con coriandoli e con lazzi
nel mistero dei linguaggi.

 

Mascherina sbarazzina
carnevale ogni giorno
nei misteri della vita
quel mistero che ritorna
A.P.  
 

 

 

 

 Maschere meste
sfilano sul palco.
Volti di cartapesta,
senza alito di vita,
corpi di burattini,
sagacemente
manovrati.
Dietro le quinte,
copioni ammonticchiati,
suggeritori attenti.
Attonito e compenetrato,
il pubblico in sala.
Ha inizio lo spettacolo!
Applausi scroscianti
per il monologo del
triste Pierrot.
Sorrisi e frizzi
all’apparir dello
scaltro Arlecchino.
Sospiri languidi
per la bella Colombina.
Tra smorfie e piroette
s’inchina Pulcinella,
servitor cortese.
Coriandoli piovono
sulla scena.
Cala il sipario, ma
domani sarà ancora
Carnevale.

 
 

Non mi è mai piaciuto.
Mi ha sempre ispirato tristezza…
Il carnevale è una festa strana.
Non tutti la vivono con allegria..
Di sicuro è la festa dei bambini che

non vedono l’ora di potersi mascherare;
 per loro è un gioco in cui dar libero sfogo alle loro fantasie…
 Oggi però è raro vedere per la strada
una bimba vestita da fatina
o un bimbo da moschettiere …
Si vedono costumi “freddi”
Ma per gli adulti il Carnevale oggi che cos’ è?
Ha ancora un senso mascherarsi per un giorno o per una notte, quando poi …
 almeno la metà di quelli che si mascherano
dovrebbero togliersi prima la maschera
 che indossano tutti i giorni?
E le maschere tradizionali che ho imparato
a conoscere ai tempi della scuola elementare
che fine hanno fatto?
Hanno lasciato il posto a delle figure strane
che non trasmettono molta allegria,
 anzi ,tutt’altro!
Con questo non voglio dire
che il Carnevale non possa essere
per chi lo ama un momento
di  gioia e una valvola di sfogo
per dimenticare per un giorno
 o per una notte i problemi…

Per cui buon Carnevale a chi lo festeggerà,
Una manciata di coriandoli a tutti…!
Marty 

Cos’è l’amore?

 

Ci chiediamo spesso cosa è l’Amore.
Ma esiste una definizione di amore?
La risposta è scontata…
nel senso che una vera e definitiva risposta non ci sarà mai.
La risposta è talmente soggettiva
che ognuno avrà la sua,
semplice o complicata…
L’unica cosa certa è che tutti abbiamo bisogno d’amore…

Amare non è un disonore.

Dimostrare di amare

non significa rendersi “inferiori” agli occhi altrui.

Amore è un sentimento completo.
Amore tra uomo e donna.
Amore tra genitori e figli.

Amore per se stessi.
Amore per la vita…
 per ogni istante di vita che ci è stato donato.
Amare non è 

 “peccato”

Se lo fosse amo peccare.

Buon San Valentino a tutti!

IL MONDO VIRTUALE….

Nel mio piccolo mondo
pensieri si rincorrono…
cercano risposte
cercano ottimismo..
e nel trascorrer del tempo
cristalli di silenzio
come ghiaccio
si sciolgono
alle prime parole,
per caso, apparse un giorno
da uno schermo
scritte da te… ,
e.. da te…,
e ancora da te…
Come Alice
nel paese delle meraviglie
mi avventuro riconoscendo
stesse emozioni, sentimenti
di rimpianto o di dolore,
di rabbia o ironia,
di folle o sognato amore,
di albe o malinconici tramonti
in pagine di Poesia e Racconti.
Ed ecco che il mondo virtuale,
pur astratto di calore sulla pelle,
alla mia mente è vitale
e diventa il mio mondo,
dove la solitudine fra solitudini
si popola di frasi
cullate da immaginati sorrisi
in volti spesso avvertiti amici,
e, messaggero d’incontro per me
è la tastiera
quando un sincero “Ciao”digito leggera
a tutti e anche a te. (dal web,ma la sento mia)

VI RACCONTO UN PO’ DI ME…

Da bambina sedevo per ore fissando il

 cielo…

Chiedevo alle nuvole come sarebbe

 stato

 “diventare grande”.

Chiedevo cosa sarei diventata

e quale vita mi aspettava…

Le nuvole non mi hanno mai risposto.

Sarebbe stato impossibile…

Eppure le guardavo con occhi

grandi e insicuri

che chiedevano di essere compresi.

Avevo però  una certezza nel mio

cuore di bimba un pò ribelle

e solitaria…

La certezza

che avrei incontrato amici sinceri

(pochi,ma autentici).

La certezza che la mia famiglia,

i miei genitori

(a cui chiedo perdono per averli fatti

 soffrire)

mia sorella Carolina

(l’unica a leggermi dentro,compagna di

 giochi e complice di avventure)

mi sarebbero sempre stati vicini.

E così è stato.

Loro sono la mia certezza,

l’acqua fresca che spegne il mio fuoco,

l’inquietudine della mia anima ribelle.

Troppo ribelle

al punto di soffrirne.

Al punto di chiedermi perchè

non riesco ad accettare tante cose

che agli occhi di altri appaiono

 normali.

  Ringrazio voi che mi state vicino

e mi date la possibilità di aprirmi

poco per volta…

Non è semplice parlare di me,

infatti sto lottando nel farlo.

Non immaginate quanto mi costa farlo.

Sono timida e chiusa

anche se potrebbe sembrare il

 contrario.

Ringrazio chi ha il cuore ancora

“bambino”

e osserva il mondo con occhi puri.

Forse io non crescerò mai…

Marta

 
 

 

Dialogo tra un fiammifero e una candela…

Arrivò il giorno, quando il fiammifero disse alla candela:
“Ho l’incarico di accenderti.”
Oh no, si spaventò la candela, questo no.
“Quando brucio, i miei giorni sono contati.
Nessuno ammirerà più la mia bellezza.”
Il fiammifero replicò:
“Ma vuoi rimanere tutta la vita fredda e dura,
Senza aver vissuto prima?”
“Ma bruciare fa male e consuma le mie forze”
Sussurrò la candela insicura e piena di paura.
“E`vero” ribadì allora il fiammifero,
“Ma questo è il segreto della nostra vocazione.
La nostra vocazione è di essere luce.
Quello che posso fare è poco.
Se non ti accendo, mi lascio sfuggire  il senso della vita.
Io sono qui per attizzare il fuoco.
Tu sei una candela.
Tu devi brillare per gli altri e regalar loro il tuo calore.
Tutto quello che dai con dolcezza, amore e altruismo,
viene trasformato in luce.
Non vai persa quando ti abbandoni.
Altri continueranno a glorificare il tuo fuoco.
Solo se ti neghi, dovrai morire”.
Allora la candela raddrizzò completamente il suo stoppino
e parlò dolcemente colma di attesa
“Ti prego,accendimi….”

 

PΣR TΣ, MIØ ÐØLCΣ ѦMICØ

 

 

Che strana la vita,
viviamo accanto per una vita alle persone di tutti giorni.
 Affetti importanti, saldi che dovrebbero riempirci la vita, che ci riempiono, non manca nulla.
 Amicizie che sembrano sicure ,certe.
Poi, passeggiando in un mondo virtuale, incontriamo casualmente persone che ci insegnano il valore dell’amicizia. “L’esserci” con immenso affetto.
 Asciugandoci qualche lacrima, versandole insieme a noi..
 Scopriamo quanto possa essere grande il dono che ci può fare “la casualità” e come persone sconosciute possono incontrarsi e volersi veramente bene.
Ci scopriamo più ricchi di “qualcosa”.
Scopriamo quante coincidenze possono legare due persone e quanto meraviglioso può essere ricevere in dono l’immenso di un’anima.
Alessio ti ringrazio di esserci sempre con pazienza e affetto.
Per tutto questo e molto di più ringrazio per averti avuto in dono e ti auguro
Buon Compleanno!
Marta
 
30 ottobre

 

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